Filaria – Filariosi
La Filariosi è una malattia parassitaria trasmessa dalle zanzare comuni agli animali domestici come cani e gatti.
La malattia può essere di due tipologie, in base al tipo di parassita: la Dirofilaria immitis causa la filariosi cardiopolmonare, mentre la Dirofilaria repens causa la filariosi cutanea.
In Italia le zone endemiche per la filariosi cardiopolmonare sono soprattutto al Nord , in particolare in tutta la Pianura Padana, nelle zone attorno al Po e nelle zone lacustri. Negli ultimi tempi, tuttavia, sono in costante aumento i casi di malattiaanche in altre aree geografiche: in tutta la Toscana, nelle zone pianeggianti e costiere della Sardegna e in alcune aree della Sicilia e della Campania. Recenti studi hanno dimostrato che la zanzara tigre è uno dei più diffusi portatori della malattia.
Le larve di Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio del cane tramite la puntura della zanzara e si sviluppano in circolo fino a diventare dei vermi adulti (fino a 15 centimetri di lunghezza) che vanno ad installarsi nella zona attorno al cuore e ai polmoni, provocando problemi a livello cardiaco e respiratorio. Da queste sedi liberano ancora nuove larve che si diffondono e creano un’infestazione massiccia che, se non diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte del cane.
Le larve di Dirofilaria Repens , invece, vengono trasmesse nello stesso modo dalla zanzara ma i vermi adulti vanno a localizzarsi nel sottocute
La filariosi può manifestarsi anche ad una certa distanza di tempo dal contagio; pertanto è importante eseguire ogni anno un test di controllo presso il medico veterinario così da verificare se l’animale sia stato stato infettato. Basta un unico prelievo di sangue: con il test SNAP® i risultati saranno pronti in soli otto minuti.
La zanzara comune trasporta le forme larvali dei vermi. Durante il pasto di sangue sul cane, i parassiti vengono iniettati nell’apparato circolatorio dell’animale e si sviluppano al suo interno.
silente
• Prurito
• Presenza di noduli sottocutanei
• Diminuzione dell’appetito
• Stanchezza, intolleranza all’esercizio fisico
• Tosse secca soprattutto dopo esercizio fisico
• Anemia
se non trattata
Embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale e segni neurologici. La filariosi cardiopolmonare può essere letale per l’animale.
Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. Ecco perchè è sempre importante verificare che un soggetto malato di filariosi non sia anche portatore di Leishmaniosi o di malattie trasmesse da zecche.
Semplice test su sangue: SNAP test 4Dx, esito in meno di 10 minuti.
Esami di approfondimento: esame del sangue, radiografia al torace, ecocardiografia.
La terapia è complessa e prevede l’utilizzo di farmaci che devono essere dosati attentamente dal Veterinario in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell’animale. Inoltre, se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell’animale, questo probabilmente resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno causato al cuore non sempre è reversibile.
La profilassi della filariosi è la soluzione migliore per prevenire l’infestazione dovuta a questi parassiti. Il Veterinario può prescrivere farmaci da somministare per bocca o iniettabili a fronte di un accertamento preventivo dell’assenza del parassita nei cani che potrebbero essere portatori.
La filariosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non diagnosticata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ad una continua profilassi.
Non disponibile.
Utilizzo di prodotti antiparassitari topici e di altro tipo prescritti dal veterinario. Nelle zone endemiche, tenere gli animali in casa di notte.
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Il nostro poster "Scopri patologie nascoste con i test" (719 KB)
uno strumento utile che potrai utilizzare per spiegare ai proprietari degli animali l'importanza dei test.
SNAP® Test a Rilevazione Rapida: Come funziona?
(393 KB)